ottobre 31, 2023

La resistenza della memoria – Poesie e Playlist

Promemoria

Ci sono cose da fare ogni giorno:

lavarsi, studiare, giocare,

preparare la tavola

a mezzogiorno.

Ci sono cose da fare di notte:

chiudere gli occhi, dormire,

avere sogni da sognare,

orecchie per non sentire.

Ci sono cose da non fare mai,

né di giorno, né di notte,

né per mare, né per terra:

per esempio, la guerra.

 

(Gianni Rodari)


Dopo la pioggia

Dopo la pioggia viene il sereno,

brilla in cielo l’arcobaleno:

è come un ponte imbandierato

e il sole vi passa, festeggiato.

È bello guardare a naso in su

le sue bandiere rosse e blu.

Però lo si vede – questo è il male –

soltanto dopo il temporale.

Non sarebbe più conveniente

il temporale non farlo per niente?

Un arcobaleno senza tempesta,

questa si che sarebbe una festa.

Sarebbe una festa per tutta la terra

fare la pace prima della guerra.

 

(Gianni Rodari)


Oltre il ponte

O ragazza dalle guance di pesca

o ragazza dalle guance d’aurora

io spero che a narrarti riesca

la mia vita all’eta` che tu hai ora.

Coprifuoco, la truppa tedesca

la citta` dominava, siam pronti:

chi non vuole chinare la testa

con noi prenda la strada dei monti.

Avevamo vent’anni e oltre il ponte

oltre il ponte ch’e` in mano nemica

vedevam l’altra riva, la vita

tutto il bene del mondo oltre il ponte.

Tutto il male avevamo di fronte

tutto il bene avevamo nel cuore

a vent’anni la vita e` oltre il ponte

oltre il fuoco comincia l’amore.

Silenziosa sugli aghi di pino

su spinosi ricci di castagna

una squadra nel buio mattino

discendeva l’oscura montagna.

La speranza era nostra compagna

a assaltar caposaldi nemici

conquistandoci l’armi in battaglia

scalzi e laceri eppure felici.

Avevamo vent’anni…

Non e` detto che fossimo santi

l’eroismo non e` sovrumano

corri, abbassati, dai corri avanti!

ogni passo che fai non e` vano.

Vedevamo a portata di mano

oltre il tronco il cespuglio il canneto

l’avvenire di un giorno piu’ umano

e piu’ giusto piu’ libero e lieto.

Avevamo vent’anni…

Ormai tutti han famiglia hanno figli

che non sanno la storia di ieri

io son solo e passeggio fra i tigli

con te cara che allora non c’eri.

E vorrei che quei nostri pensieri

quelle nostre speranze di allora

rivivessero in quel che tu speri

o ragazza color dell’aurora.

Avevamo vent’anni…

 

(Italo Calvino)


I bambini giocano alla guerra

I bambini giocano alla guerra.

È raro che giochino alla pace

perché gli adulti

da sempre fanno la guerra,

tu fai “pum” e ridi;

il soldato spara

e un altro uomo

non ride più.

È la guerra.

C’è un altro gioco

da inventare:

far sorridere il mondo,

non farlo piangere.

Pace vuol dire

che non a tutti piace

lo stesso gioco,

che i tuoi giocattoli

piacciono anche

agli altri bimbi

che spesso non ne hanno,

perché ne hai troppi tu;

che i disegni degli altri bambini

non sono dei pasticci;

che la tua mamma

non è solo tutta tua;

che tutti i bambini

sono tuoi amici.

E pace è ancora

non avere fame

non avere freddo

non avere paura.

 

(Bertolt Brecht)


Playlist Spotify