DISGRACED

 

Uno spettacolo da vedere, vivere, percepire e comprendere. Disgraced, premio Pulitzer 2013 per il teatro,
di Ayad Akhtar, autore americano di origini pakistane, è arrivato a Roma in punta di piedi per far riflettere su temi universali; differenza tra culture, religioni, violenza psicologica, morale e fisica, ricatti, pressioni, il tutto ambientato a Manhattan con individui di una certa classe sociale dotati di un linguaggio colto e forbito. Scenografia moderna, bianca, essenziale, non invadente, corretta per far emergere l’importanza del testo e delle parole. Interessanti i cambi scena con rumori e proiezioni sullo schermo, capaci di creare il giusto tempo per interiorizzare il contenuto della scena precedente e prepararsi a quello del momento subito successivo.

Gli attori Hossein Taheri, Francesco Villano, Lisa Galantini, Saba Anglana, Marouane Zotti si sono rivelati competenti, hanno tenuto ritmi serrati e focus precisi regalando un’interpretazione credibile. Saba Anglana, dal mio punto di vista, la più coerente con il suo personaggio, pungente e l’interprete che meglio ha saputo reggere il climax del suo personaggio, non eccedendo mai nella banalità.

Jacopo Gassmann ha tradotto e diretto questo testo con precisione, focalizzandosi su un linguaggio moderno e facilmente comprensibile da tutti. Amir, l’avvocato protagonista, si scontra con i suoi pregiudizi,le sue convinzioni e la sua morale. Disgreced è un testo che può essere letto trasversalmente da tutti e che per questo è riuscito a ricevere numerosi riconoscimenti come il Joseph Jefferson Award 2012 – miglior nuovo testo e Obie Award 2013 per la drammaturgia.Uno spettacolo completo, interessante e intelligente.

Laura Dotta Rosso

 

Teatro India, 6 – 18 marzo 2018
DISGRACED
di Ayad Akhtar
traduzione e regia Jacopo Gassmann
con Hossein Taheri, Francesco Villano, Lisa Galantini, Saba Anglana, Marouane Zotti
foto di Donato Aquaro e Laila Pozzo