Luna Cenere, la vita nell’Universo

La storia della vita nell’Universo, dalla sua nascita all’apparizione dell’uomo. Questa è la linea narrativa che pare svilupparsi davanti ai nostri occhi, quando il corpo dell’artista si trasforma sulla scena.
Inizialmente questo corpo ci appare immobile, statico in una forma che ricorda certe statuette di divinità primitive. L’origine della vita è incomprensibile, misteriosa, sacra.
Con la lentezza di tempi primordiali, in cui i millenni passano come secondi, la statua iniza a muoversi e, a poco a poco, si trasfigura in una materia informe. L’artista è di schiena, sdraiata su un fianco, il suo viso ci è nascosto, il suo corpo non è umano. Non ancora.
Questa materia è organica. Prende vita a ritmi fluidi e crescenti: dai piccoli fremiti che l’attraversano all’inizio, imponendole movimenti quasi impercettibili, alle violente scosse da cui, ad un certo punto, sembra attraversata.
È stupefacente il modo in cui, ancora, questo corpo non abbia nulla di umano, se non quanto dettato dalla consapevolezza dello spettatore di essere in un teatro, su questo pianeta e in questo preciso momento. Ma i sensi non mentono e “litigano” col cervello: quel corpo non è e non può essere umano.
È a questo punto che la vita in generale si trasforma in vita animale. L’artista si alza in piedi e vediamo un corpo che finalmente pare umano. Ma non i suoi movimenti: Il modo in cui cammina, in cui esplora lo spazio con l’attitudine alternata del predatore e del predato ci dicono che quel corpo è un corpo animale, un corpo che sta lottando, inconsapevole, per la sopravvivenza. Il viso dell’artista è ancora nascosto dietro la cortina nera dei suoi capelli.
Soltanto alla fine, dopo che tutte le ere sono trascorse nel giro di qualche decina di minuti, l’animale si erge in tutta la sua figura, sta dritto. Le braccia, distese al cielo in una posa che ha l’impossibilità di un nuovo divino, scostano finalmente i capelli e mostrano il volto femminile dell’Uomo, il cui sguardo è quello vuoto di chi ha vissuto tutta la storia del mondo.
Un lavoro che lascia a bocca aperta. Complimenti all’artista, precisissima, il cui nome già ricorda l’origine extraterrestre della vita: Luna Cenere.
Fabio Cosmai
DAL 13 AL 21 LUGLIO 2018
KILOWATT FESTIVAL – SANSEPOLCRO (Arezzo)
L’energia della scena contemporanea
 DIVERSI PERCHÉ UMANI