La complessità della scena contemporanea: rintracciare il percorso della rappresentazione teatrale è certamente il compito e se vogliamo la missione più stratificata per il critico e per lo spettatore che si ritrovano ad assistere ad uno spettacolo. Il confronto, diretto o indiretto, sull’ontologia (il più delle volte squisitamente presunta) dell’oggetto scenico, sembra assumere un ruolo di eminente delimitazione di un giudizio di merito, a sua volta spunto di riflessione, sull’operato degli artisti. Ciò che invece sarebbe opportuno sostenere, nei confronti del dispositivo spettacolare, dovrebbe e potrebbe essere quel fondamentale afflato di ricerca ed evoluzione che costituisce la specifica cifra del teatro dell’oggi; la migrazione verso un Altrove e di un linguaggio che anela al proprio superamento, in una forma inevitabilmente incomunicabile.
La difficoltà di un dibattito tra operatori del settore e spettatori visionari, nel caso di questo festival, risiede proprio in questo fraintendimento logico nella “risposta” del pubblico ad un significante veicolato dal dispositivo.
KILOWATT FESTIVAL – SANSEPOLCRO (Arezzo)
L’energia della scena contemporanea
DIVERSI PERCHÉ UMANI