Primo giorno di Sconfinamenti – Attraversamenti Multipli 2018

Il Dp in Tour romano prosegue e si sposta a Largo Spartaco, a pochi passi dalla fermata metro di Numidio Quadrato. Per me non è un semplice spostamento ma un tornare in un luogo di cui custodisco ricordi piacevoli: incontri, scambi, sguardi. Ma soprattutto un tornare a respirare una realtà stimolante e coraggiosa come quella del festival Attraversamenti Multili 2018.  

A pochi passi da Largo Spartaco avverto l’aria fresca e leggera di un festa che sta per avere inizio. La musica ti invita ad avvicinarti. L’impatto è decisamente entusiasmante, mancano 30 minuti al primo spettacolo e ci sono già diverse persone che hanno preso posto e tante, tante altre in fila. Che poi, vedere la gente alla cassa anche una volta finiti i posti a sedere, per giunta ad un festival come attraversamenti multipli senza confini e né perimetri che delimotano l’aria spettacolare, sento di poter dire che sia una delle conquiste più ambite per chi si occupa di teatro. È una risposta forte e positiva che segna una crescita evidente del festival e quindi della sua azione di coinvolgimento del quartiere e non solo. 

Una volta atterrata ad Attraversamenti multipli sono pronta a nuove provocazioni, ad altri sconfinamenti. 

Si inzia entrando nel presente con Il nostro domani di e con Ascanio Celestini, con le musiche originali eseguite dal vivo di Gianluca Casadei. Una raccolta di storie di vite affondate nel buio della sofferenza e raccontate non come usano fare i giornali, ma come te le spiegherebbe la tua vicina di casa, o tua nonna. Con il cuore. Mentre ascoltavo il racconto di Davide Bifolco, dei momenti nella scuola Diaz durante il G8 di Genova, riecheggiava nella mia mente una frase che ho su una maglia di Libera e che ho scoperto essere parte di un discorso del magistrato Gian Carlo Caselli: loro sono morti perchè noi non siamo stati abbastanza vivi. Non lo siamo stati, ma l’impegno è esserlo d’ora in poi. Il racconto-comizio di Celestini è un invito a cospirare, cioè etimologicamente a respirare insieme verso un’unica direzione, e ad opporre al pessimismo della ragione l’ottimismo della volontà. Grazie all’uso di un linguaggio diretto e colloquiale Celestini ha saputo conquistare gli spettatori che hanno risposto calorosamente ai suoi racconti con commozione, applausi e risate. 

Finito lo spettacolo mentre guardo la gente disperdersi o spostarsi per il successivo, penso che un lavoro così forte come quello di Celestini vive e respira a pieni polmoni nelle piazze soprattutto nelle periferie, perchè parla alla gente e agli intellettuali che si prendono ancora il lusso di spostarsi con la metro o in bici. Chissà invece quale potrebbe essere la risposta di un pubblico da sala buia. 

Allo stesso modo in uno spazio come Largo Spartaco acquisisce un profondo e vero significato, nel pieno delle sue capacità, il lavoro A peso morto di C&C Company con Carlo Massari. Infatti la riflessione e l’indagine sull’oblio che le grandi e caotiche città provocano nei confronti di identità che non sanno stare al passo con l’irrefrenabile progresso, proprio come accade nelle periferie che vengono tenute ai margini, dimenticate, trova qui la sua realizzazione. Lo stesso coreografo che abbiamo avuto modo di conoscere al Kilowatt Festival, prima tappa del nostro Tour, ci ha raccontato di come, nonostante la fastidiosa tosse provocata dalla polvere respirata durante l’esibizione, per lui il vero teatro prende vita in queste occasioni, perchè si condivide al cento per cento un tempo e soprattutto uno spazio. Gli spettatori senza limiti e distinzioni d’età osservano incuriositi e partecipano spontaneamente.  

Questo è il bello di un festival, questa è la particolarità di Attraversamenti multipli. Potersi sentire veramente vicini a ciò che si vede e che si vive. Così come quando Celestini ha voluto intervistare direttamente i genitori di Davide Bifolco, allo stesso modo noi possiamo avvicinarci a Carlo e farci aggiornare sui suoi lavori, scambiarci visioni e sorridere insieme. Questo modo di fare teatro supera veramente i confini. 

Chiara Preziosa 
Ph. Chiara Cocchi 

 

DAL 15 AL 29 SETTEMBRE 
ATTRAVERSAMENTI MULTIPLI 2018
 #Sconfinamenti