REf 18 – Alternanza Scuola- Lavoro con il Liceo Manara

DIGITAL LIVE

27 settembre – 7 ottobre

La Navicella Spaziale

Durante il nostro percorso di alternanza scuola-lavoro abbiamo partecipato e contribuito alla preparazione del festival RomaEuropa. Tra le tante attività organizzative abbiamo scelto di prendere parte e di trattare della realizzazione di una navicella spaziale, che ci permette di viaggiare attraverso gli spettacoli presentati da Digitalive.
Gli spettacoli che saranno messi in scena sono vari e conciliano tutti nella scienza, nei media, nella musica e nelle arti visive.
Grazie alle parole chiave della descrizione di ogni spettacolo siamo riuscite ad individuare alcuni componenti principali della nostra navicella ideale.

Per essere più chiare ve ne illustreremo alcuni:

Back Symphony: è uno dei due spettacoli che ci riguarda maggiormente insieme a Materia Lumina, perché assegnati al nostro gruppo.
É un concerto sinfonico di oggetti semplici e meccanici che si anima in un backstage. Si tratta di una sinfonia composta da un’orchestra non umana che improvvisamente rivela la sua anima, per poi svanire nell’ombra.
Attraverso questa descrizione abbiamo interpretato questo spettacolo come il carburante della nostra navicella, che si alimenta con il silenzio, e quindi con le pause tra le note.

Materia Lumina: si basa sulla sperimentazione del suono di una campana. Il suono viene utilizzato come metodo d’indagine per esaminare le metamorfosi nei luoghi della storia e della contemporaneità.
Abbiamo associato questo spettacolo all’allarme della nostra navicella, prodotto dai musicisti.

– Eingeweide: nello spettacolo i corpi degli attori si confrontano con una protesi robotica, che prende il nome di Amygdala, guidata da algoritmi di intelligenza artificiale, che le permettono di apprendere in tempo reale come muoversi sulla scena.

Questo spettacolo rappresenta perfettamente il cervello Amygdala della nostra navicella.

Av improvisation: Andrea Familiari cerca di rappresentare la percezione uditiva attraverso strutture geometriche. Ha infatti il compito di restituire visivamente la forza che trascina il suono, realizzando nuovi scenari e atmosfere. Corrisponde alla postazione panoramica della nostra navicella.

In conclusione speriamo che il nostro viaggio attraverso gli spettacoli a bordo della nostra navicella sia spaziale!

IL MONTAGGIO

Le interviste

Puoi trovare il video QUI

 

Schermata 2018-10-15 alle 12.09.57

 

Il giorno 29 Settembre abbiamo pensato di capire al meglio i vari elementi che costituiscono il Festival; e per questo abbiamo intervistato con tanto di video:

  1. Stefania, della produzione.
  2. La consulente del marketing, Claudia.
  3. Giuseppe, del box office.
  4. La curatrice del festival, l’unica che non abbiamo potuto riprendere e quindi l’unica di cui parlerò un po’ più nel dettaglio.

Stefania della produzione ci ha si parlato del suo lavoro e di come ha deciso di intraprenderlo, ma ci ha voluto dare invece anche tanti consigli come quello di essere sempre curiosi.

Ci è parsa una persona molto organizzata e interessata anche ai giovani e al loro futuro.

La consulente del marketing Claudia invece ci ha preso molto di più sulla simpatia mostrandosi un po’ impacciata davanti alla telecamere (in fondo chi non lo è?). Ci ha fatto capire anche quanto un lavoro a tempo pieno come questo influenza anche la tua vita privata rivelandoci che utilizza molto spesso strategie di marketing nella sua vita.

Giuseppe del Box office e promozione invece ci ha fatto ridere parlando dei suoi vari imprevisti con i clienti , lavorando lui stesso al botteghino. Potrebbe sembrare più facile di quanto non sia ma gestire una folla di clienti, ognuno con un proprio imprevisto può diventare complicato.

Per quanto riguarda l’incontro con la curatrice di DIGITAL LIVE le cose che più ci è interessato sapere sono: la scelta del luogo (ex-mattatoio) e in che modo ha deciso di strutturare la programmazione.

Per quanto riguarda il luogo la curatrice ci ha risposto argomentando i due validi motivi:

  1. L’Ex Mattatoio era la location più versatile per quanto riguarda l’allestimento
  2. Inoltre rispetto alle altre location del REF era quello che più si avvicinava alle tematiche del festival

Per programmazione invece ha deciso, insieme al REF, di definire l’identità del festival in un modo facile stabilendo alcune caratteristiche importantissime e quindi: scegliere un nucleo di artisti solo italiani e con un limite d’età che va dai 25 ai 35.

Alla fine delle varie interviste abbiamo capito che con questo festival vogliono mettere in luce i nuovi artisti, dando così spazio ai giovani, e le nuove tecnologie che ormai fanno parte della vita di tutti i giorni.

GLI ARTISTI

IL PUBBLICO

 

IL BOTTEGHINO

Il pomeriggio del Venerdì 5 è iniziata la nostra esperienza al botteghino. Alle 17:00 siamo arrivati al l’ex mattatoio è dopo essere entrati ci hanno presentato la nostra referente , Angelica, responsabile del botteghino. Dopo aver ascoltato una a breve presentazione ci siamo messi subito all’opera; due di noi hanno realizzato i pass per i membri dell’accademia delle belle arti, uno preparato i porta biglietti per gli ospiti di onore mette un altro si è cimentato con le relazioni con gli ospiti. Il momento più difficoltoso della serata è stato alle 19:00, orario che coincideva all’inizio della serata; gli ospiti erano moltissimi e di diverse nazionalità tanto che abbiamo dovuto cimentarci con le lingue. Nonostante ciò non è mancato il tempo per le battute e per le risate. Alle 20:00 abbiamo lasciato la nostra postazione per vedere lo spettacolo Materia lumina, un’orchestra di suoni provenienti da una campana. È stata un’esperienza molto suggestiva. Alle 21:00 è siamo uscite dalle sale, il nostro lavoro al botteghino era terminato, ed di questa esperienza consegneremo per sempre fantastici ricordi.

 

Seguite da Angelica, una ragazza che lavora al botteghino, abbiamo preso parte al progetto attivamente, lavorando con le prenotazioni per i vari spettacoli, i pagamenti per i biglietti e rispondendo al telefono.
Abbiamo interagito con altre persone che lavorano lì e la cosa più affascinante è stata che, intente a sistemare in ordine alfabetico i vari biglietti con i nominativi , la sala si è riempita in pochissimo tempo con molteplici persone, ognuna con età e stili diversi tra loro, ma accomunate dalla curiosità per l’evento.
Ciò che ci ha più entusiasmato è stata l’essere parte integrante del festival e, inoltre, ci ha dato una visione più ampia dell’organizzazione, il montaggio e la realizzazione di progetti di questo tipo.