GIOVENTÙ BRUCIATA: “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov – regia Alessandro Serra

Quante volte abbiamo ricevuto una notizia scioccante e siamo rimasti pietrificati dal dolore? Quante volte abbiamo sentito il desiderio di fermare il tempo e ritornare a quando eravamo bambini? Quante volte abbiamo pensato di voler essere in uno di quei film o serie tv nei quali le notizie terrificanti vengono annunciate da una pausa infinita o da un tremolio nella voce?

Purtroppo la vita reale non ci concede tutto questo. Come ha affermato il regista Alessandro Serra durante l’incontro con i ragazzi dell’università “La Sapienza” di Roma:

Nella vita le mazzate non arrivano mai con il rullo di tamburi, il silenzio si crea dopo.

È così che si potrebbe descrivere Il giardino dei ciliegi di Anton Cechov, un’opera in cui le notizie più struggenti e dolorose vengono servite senza troppi giri di parole, con una schiettezza e sincerità disarmante che rendono la lettura ancora più difficile perché così vicina all’emozioni umane di tutti i giorni.

Una grande sfida portare in scena un’opera così pregna di sensibilità ed emotività, così difficile poter esprimere visivamente questa commedia velata di lacrime. Alessandro Serra, con il suo spettacolo portato al Teatro Argentina dal 25 Febbraio all’ 8 marzo – e purtroppo sospeso a causa delle normative adottate per contenere l’emergenza del coronavirus – ha saputo ricreare queste emozioni, questo equilibrio instabile di gioia e dolore, che oscilla fra la stanza dei bambini, dove un velo di candida nostalgia porta al gioco più infantile, e il giardino dei ciliegi, dove incombe la morte e la fine di una vita ormai passata e troppo distante.

Un’aura, quella del testo di Cechov, nella quale Alessandro Serra ha trovato le immagini chiave per il suo spettacolo. Perché, come ha affermato nell’incontro svolto al Teatro Argentina il 28 febbraio, è nel testo che si nasconde l’immagine che il regista deve cogliere e portare in scena. In questo modo durante la rappresentazione si perde il senso del tempo e si dimentica la storia, o quello che potremmo identificare come filo rosso della narrazione, per focalizzarci sui personaggi e le loro immagini sfocate.

Non esiste finzione, è una vita raccontata così come si presenta: nuda, agitata, ferma e al contempo in movimento. Una fine senza colpi di scena, ma semplice realtà che si pone davanti agli occhi dei personaggi e dello spettatore. Un aggrovigliarsi di ricordi e conversazioni che vengono tagliate via dalle scure che si abbattono sul giardino ormai venduto.

Giulia Corvaro

Dal canale Youtube del Teatro di Roma per il programma #TdRonline avviato dal Teatro di Roma aderendo alle campagne #iorestoacasa e #laculturaincasa di Roma Capitale

Il giardino dei ciliegi
di Anton Čechov
uno spettacolo di Alessandro Serra
con Arianna Aloi, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano,
Marta Cortellazzo Wiel, Massimiliano Donato, Chiara Michelini
Felice Montervino, Fabio Monti, Massimiliano Poli, Valentina Sperlì
Bruno Stori, Petra Valentini
regia, drammaturgia, scene, luci, costumi Alessandro Serra

Talk: venerdì 28 febbraio h 18:00 Sala SQUARZINA, 
“UN GIARDINO LUNGO UN SECOLO.
Racconto di uno spettacolo spartiacque, tra Cechov, Stanislavski e Mejerchol’d”

con Alessandro Serra e Fausto Malcovati
modera Lorenzo Pavolini
In collaborazione con Dominio Pubblico

Foto talk © Luca Guido
Foto di scena © Alessandro Serra