#YOUNGBOARD – oltre #TdRonline: DP incontra Sgombro

28 Novembre 2020. Una troop di giovani e scalmanati cronisti viene avvistata alle ore 11:30 all’entrata del Teatro di Villa Torlonia, ad Ovest della Villa: direzione difficile da trovare per una dei componenti – la sottoscritta – persa tra le centinaia di persone intente a fare yoga, jogging o pilates all’interno del parco pubblico in un tranquillo sabato mattina.

Il motivo di questo rendez-vous è un generoso invito da parte del Teatro di Roma a documentare il lavoro che diversi artisti stanno portando avanti in vari teatri della Capitale, seppur di fronte a una platea vuota e dietro un sipario chiuso. Lo scorso sabato abbiamo cominciato incontrando i protagonisti di Sgombro, compagnia di comici (o tragicomici, secondo alcuni di loro), composta da Ivan Talarico, portavoce del gruppo, Giovan Bartolo Botta, Marco Ceccotti, Andrea Cosentino, Davide Grillo, Luisa Merloni, Paola Michelini, Claudio Morici, Daniele Parisi e Gioia Salvatori.

Trattandosi di un’iniziativa del Teatro di Roma ben si spiega il fortunato incontro con Giorgio Barberio Corsetti (ciò che si spiega meno è la nostra risposta alla sua gentile proposta di offrirci un caffè: “no, grazie”. Ci stiamo ancora mordendo la lingua!).

Intervista a Giorgio Barberio Corsetti

Come ci spiega Corsetti, il teatro e gli artisti stanno vivendo un periodo di estenuante attesa e il lavoro che queste compagnie stanno portando avanti comporta una profonda riflessione su un nuovo tipo di linguaggio, di natura molto diversa rispetto a quello del palcoscenico: il digitale. I teatri sono inaccessibili al pubblico ma accessibili agli attori, i quali stanno cercando un punto di incontro con questa nuova modalità espressiva, senza abbandonare la loro prerogativa poetica, strettamente legata alla realtà più contingente.

Proprio mentre eravamo lì a Torlonia, in quelle stesse ore nel quartiere di San Lorenzo, a due passi dalla sede Sapienza delle Vetrerie, che per molti di noi è, o perlomeno è stata finora, un luogo di lavoro e formazione, si stava tenendo una manifestazione contro lo sgombero del Nuovo Cinema Palazzo, da anni fondamentale centro culturale per il territorio. Non abbiamo potuto esimerci dal chiedere agli artisti di Sgombro come stessero vivendo questa situazione, se si sentissero anche loro in parte sgomb(e)rati, considerando che il Nuovo Cinema Palazzo è stato per anni il loro palco, la loro voce, la loro casa.

Claudio Morici durante le registrazioni del podcast

“Servirebbero zone franche, destinate alla comunità, alla cultura, la quale dovrebbe rimanere fuori da progetti economici o politici” – così ci risponde Talarico. La voce del Nuovo Cinema Palazzo continua ad ogni modo a vivere, anche se confinata in un podcast!

Il gruppo di comici è infatti riunito al Torlonia per registrare dei brevi brani volti alla creazione di un podcast radiofonico. Dominio Pubblico ha preparato per loro delle brevi domande ad hoc. Tanto per rimanere seri e darci un tono, prima di tutto abbiamo chiesto ad ognuno di loro di identificarsi in un pesce all’interno del loro collettivo: dal polipo al paguro, dal gamberetto alla sardina, senza dimenticare il cavalluccio marino… Possiamo senz’altro dire che si sono prestati volentieri al nostro gioco (fatta eccezione per Daniele Parisi, che ha preferito venir meno alle nostre direttive identificando il gruppo con i Sex Pistols… Per stavolta passi.)

Un tema che è emerso in particolar modo è stato quello della tragicomicità, della stand up tragedy, come l’ha definita la nostra intervistatrice Chiara Alonzo. Per molti di loro la precarietà e la drammaticità di questo momento non sono un impedimento alla risata, ma anzi una fonte di ispirazione e un punto di partenza: bisogna ridere sempre sempre sempre! La tragedia è l’altra faccia della commedia, forse la seconda non avrebbe addirittura senso di esistere senza la prima. Non manca tuttavia una vena di amarezza e sconforto nelle loro risposte… in fondo in questo momento c’è ben poco da ridere. Persino la risata e l’ironia non sempre riescono a risolvere le cose, questo non significa però che non ci si debba provare lo stesso!

Altra domanda lampo: “Cos’è Sgombro per te?”. Comunità, amicizia, condivisione, divertimento, famiglia, un’utopia realizzata.

Sentendo simili parole, non possiamo che ritenerci fortunati ad aver conosciuto questa compagnia; incontrata quasi alla deriva, ma già pronta a guidare la propria rotta verso lidi più felici.

I troopers con lo sguardo già rivolto verso la prossima missione

La nostra troop ha portato a termine la missione dopo ore senza cibo né acqua, rischiando quasi di perdere un compagno nella strada verso la toilette, troppo lontana e piena di insidie.

Ma le compagnie da conoscere non sono finite, e tantomeno le insidie da dover aggirare! I troopers di Dominio Pubblico si stanno preparando per una nuova missione!

Claudia Raboni