L’ultima live di JumboBimbo87: immagini e parole delle scuole

Giorgia Passarelli, Liceo Caravillani

Fu come osservare la danza di due lastre di vetro; 

cieche si mossero tremanti nel buio, timorose di guardarsi,

per poi infrangersi nella loro reciproca solitudine.

Giulia Marasco

Che l’aspetto è ingannatore è una certezza che affrontiamo ogni giorno.
A prima vista JumboBimbo si direbbe una persona allegra e spensierata, con le sue grasse risate e la risposta sempre pronta; ma anche dietro ad un volto che appare tanto gioioso, si può nascondere nel profondo, un’oscura tristezza.

Enrica Pettinelli

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Rachele Stamigna, Liceo Ripetta

Questo spettacolo ha un che di realistico che riporta alla quotidianità del XXI secolo. Infatti l’attore interpreta uno youtuber che per avere più seguito possibile prende una strada che può apparentemente assomigliare a una scorciatoia ma è in realtà per lo più una depersonalizzazione. Infatti è chiaro come alla fine dello spettacolo il personaggio in questione non ritrovi più se stesso ma vede solo quella che è la sua maschera e con la quale riesce a rendere soddisfatti migliaia di sconosciuti senza chiedersi se realmente è realizzato nella vita facendo ciò. In conclusione possiamo comprendere che ciò che fa è solo la conseguenza di un trauma passato.

Stella Manni

 

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Chiara Dell’Armi, Liceo Caravillani

Jumbo Bimbo è stato uno spettacolo bello e divertentissimo, leggere i commenti e vedere che il nostro linguaggio è (anche solo un po’) compreso mi ha aperto gli occhi, ho passato dei bellissimi minuti di risate e ha portato un po di luce alla mia giornata

Sofia Belcastro

Il personaggio rispecchia una realtà che ora è più attuale che mai; cercare di  mascherare, fingendo che tutto vada bene, una solitudine onnipresente, un vuoto che l’individuo si illude di poter colmare davanti ad uno schermo.

Mia Fabrizi

Un saggio tentativo di creare un ritratto triste e moderno della vita degli “YouTubers”, entrando ancor meglio nel loro mondo attraverso interazione e recitazione.

Palma Biadene

 

 

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Martina Russo, Liceo Caravillani

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Jumbobimbo87, uno streamer caotico, rumoroso, all’apparenza sempre allegro e pieno di energie. Nello spettacolo a cui abbiamo assistito, ci sono state presentate due di queste sue live, nelle quali alternava a momenti divertenti e di autoironia, riflessioni più serie, profonde, talvolta malinconiche e pessimiste, come una totale contraddizione di ciò che lui stesso faceva (forse anche per vivere). Il tutto mi ha fatto pensare che lo spettacolo fosse una grande metafora della vita di quest’epoca, dove l’affetto viene espresso tramite emoji e l’interesse verso qualcuno o qualcosa, con like e visualizzazioni; un mondo in cui ognuno di noi indossa una maschera virtuale per compiacere persone altrettanto finte. Se dovessi descrivere brevemente lo spettacolo, penso che la definizione adatta (e personale ovviamente) sia “attimi di triste consapevolezza in un mondo di finzione. Geniale e divertente.

Gaia Scoarughi

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Maria Vittoria Grandi, Liceo Ripetta

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Marianna Zanca, Liceo Caravillani

Questo spettacolo fornisce un ritratto realistico e suggestivo di quello che è il XI secolo. Attraverso una modalità del tutto nuova per il teatro, fatto che ci fa interrogare anche sul teatro stesso,traspare la solitudine e la tristezza del protagonista che nasconde questo suo ‘’mal di vivere’’ dietro risate e spensieratezza messe a guisa di maschera. Dona interessanti spunti di riflessione.

Fera Chiaraluna

Tutti pensavano fosse felice perché sorrideva. Nessuno faceva caso ai suoi occhi. La felicità è interiore, non esteriore.  

L’uomo non conosce altra felicità se non quella che egli si va immaginando, e poi, finita l’illusione, ricade nel dolore di sempre” [Sofocle]

Cecilia De Santis

Uno spettacolo particolare, a tratti pungente e totalmente distaccato dalla dimensione umana. Si è percepito moltissimo l’estraniamento , la smania di apparire e non quella di essere realmente, e la solitudine che ha logorato , almeno una volta nella vita, tutti.

Chiara Carofiglio

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 Lo spettacolo L’ultima live di Jumbobimbo87 riporta la vita di uno youtuber che sui social mostra il lato migliore di sé nascondendo quella che è invece la realtà: una piatta solitudine. In particolare, ad un certo punto dello spettacolo, avviene la contrapposizione tra il video caricato su youtube, che mostra lo youtuber mentre parla ed interagisce con i suoi follower, che viene visto dallo youtuber stesso, però, in solitudine. E’ uno spettacolo che nella sua semplicità mostra in modo molto diretto la (triste) realtà di oggi: fatta di finzioni e che filtra gli aspetti negativi della vita delle persone attraverso i social. La domanda che bisogna porsi però è: è veramente giusto rinnegare le cose meno belle della propria vita? O forse i social sono l’unico luogo dove possiamo fingere di vivere la vita che vorremmo? Il tutto è stato reso più interessante attraverso l’interazione tra pubblico e attore grazie alla possibilità di mandare commenti anonimi che sarebbero stati poi letti in diretta da “Jumbobimbo87” stesso. Bisogna riconoscere le grandi capacità dell’attore che è stato in grado di rispondere ai commenti mantenendo comunque il personaggio nonostante non fosse preparato alle domande che gli sarebbero state poste.

Elena Lami

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Alice Chiarabba, Liceo Ripetta

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Lo spettacolo teatrale L’ultima live di JumboBimbo87 si incentra sul mondo dei social network e sulle conseguenze che questi hanno sulla nostra vita quotidiana. Il protagonista interagisce con il pubblico simulando una vera e propria live di Youtube. La singolarità dello spettacolo consiste infatti nell’assenza di un copione predefinito con una rappresentazione in tempo reale di tutto ciò che avviene nelle dirette social, durante le quali si utilizza un linguaggio più “aggressivo” e volgare, che di solito non è utilizzato nei rapporti “reali”. Lo spettacolo, dunque, mette in luce l’isolamento dalla vita reale che arreca gravi danni ai ragazzi.

Maria Cristina Di Mauro

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Noah Jonas, Liceo Ripetta

 

L’ultima live di JumbobBimbo87 ha messo in scena l’alienazione dell’uomo contemporaneo e la sua crisi, l’angoscia, la solitudine di ogni comunicazione, espressa attraverso una situazione surreale. Si è rappresentata la vita quotidiana di una società smarrita. Nel silenzio, lo spettatore cerca di trovare una risposta. L’idea che questo spettacolo propone è quella di un teatro senza spettatori: ad assistere alla vicenda umana non c’è più nessuno, sono tutti attori. Tutti sono parte di questa rappresentazione e tutti sono all’interno della storia in quanto risultato dell’agire umano. 

Andrea Stefano

Reale e crudo questo spettacolo trasmette perfettamente la sensazione di degrado e malinconia tipica delle live della maggior parte degli influencer di oggi. Come loro jumbo nasconde sotto una maschera di falsa euforia una vita reale profondamente ordinaria. Ma questa figura pareva talmente familiare e rassicurante che si veniva come trasportati in una dimensione parallela: davanti solo una tastiera e lo schermo acceso su una live di jumbobimbo87; a quel punto le mani partono a scrivere e lo spettatore diventa egli stesso interprete.

Giulia Arbarello

Jumbo bimbo è un’esplosione di colori e sensazioni: è felicità mescolata a solitudine, è ipocondria macchiata dalla speranza, è fama mascherata da umiliazione. Jumbo bimbo è travolgente ed entusiasmante e ci proietta in un mondo dove le apparenze vincono su tutto e non lasciano spazio alle emozioni. Ci apre le porte della mente e ci catapulta in un universo fatto di idee, di paure e angosce, di finzione e di aspirazione alla gloria.

Margherita Barba

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Lo spettacolo su JumboBimbo mostra una categoria sociale particolare, che nonostante sia molto presente nelle vite di tutti al giorno d’oggi raramente viene analizzata. Parla degli youtubers permettendo agli spettatori di avere una prospettiva esterna; vengono fuori lati positivi e negativi. È rappresentato il lato di isolamento del personaggio e l’interazione particolare che si può avere tramite uno schermo: è un interazione alterata dalla possibilità per chi comunica tramite messaggi con gli youtubers di non mettere la faccia in quello che si dice. Lo spettacolo mostra il limite dell’interazione tramite social network che nonostante sia a tratti molto comoda, può anche essere non considerata interazione poichè non fondata sulla presenza di persone ma sulla presenza di profili social. Il profilo può essere utilizzato come una maschera per costruire personaggi diversi dalla realtà, nel bene e nel male.

Livia Bellotti

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Asia Orrù, Liceo Ripetta

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Uno spettacolo tanto divertente quanto profondo. JumboBimbo87 è tutti noi: costantemente connesso eppure completamente sconnesso dal mondo, apparentemente felice eppure internamente vuoto e triste, sommerso da messaggi eppure del tutto solo. Questo è il suo mondo, ma è anche il nostro: un mondo dove tocchiamo più gli schermi dei telefoni che i visi dei nostri cari, un mondo dove ci illudiamo che non saremo mai soli se continueranno ad arrivarci notifiche, un mondo dove passiamo il nostro tempo su delle app per apparire, un mondo dove i followers valgono più degli amici.

Martina Laviero

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Livia Bacci, Liceo Ripetta

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Greta Carraro, VL Liceo Ripetta

Jumbobimbo87 è lo specchio, talvolta triste e amaro, di una realtà attuale dove l’apparire prevale su ciò che si è veramente e che si ha paura di mostrare agli altri. E allora è più facile vivere dietro una maschera di finzione e recitazione, nascondendosi dietro un’identità che non ci appartiene e che crea sempre più una barriera tra noi e la realtà, lasciandoci travolgere da una profonda solitudine. Tutti questi temi sono stati messi in luce con uno spettacolo originale e una rappresentazione vera e coinvolgente.

Valentina Greco 

Stravagante, ma realistica ed intensa rappresentazione della scialba vita degli Youtubers. L’apparenza spesso inganna e nasconde ciò che ci tormenta. La stessa inconsapevolezza della propria condizione definisce l’insicurezza frutto del voler “apparire” in contrasto con la necessità di “essere”. La felicità è qualcosa di irraggiungibile, se desiderata attraverso uno schermo.

Francesco Salatino

 

Sara Fausti, Liceo Ripetta

Lo spettacolo dell’ultima live di jumbo bimbo 87 mi ha piacevolmente sorpresa poichè non avevo ben inquadrato come si sarebbe svolta l’esibizione e non sapevo cosa aspettarmi; ho invece trovato una rappresentazione che tratta una tematica molto attuale e allo stesso tempo poco discussa. Mi è piaciuto particolarmente il messaggio trasmesso dallo spettacolo e la messa a nudo della finzione che padroneggia il mondo virtuale e che certamente non traspare de uno schermo. La parte finale dello spettacolo inoltre mi ha divertita molto, ho trovato utile e interessante la modalità di interazione tramite la piattaforma Slidoo.

Luisa Salvatori

“L’ultima live di Jumbo bimbo 87” è una rappresentazione che si sposa benissimo con l’iniziativa del live theater sia per l’argomento trattato, sia per il modo in cui l’attore interagisce con il pubblico, facendolo sentire interno alla vicenda. Mostrando il “dietro le quinte” della vita di questo youtuber, lo spettacolo racchiude perfettamente l’essenza della vita in questo periodo, in cui siamo tutti circondati da persone dietro gli schermi, sentendoci in realtà soli.

Linda Cuva

 

 

 

Questo spettacolo è per noi, noi che spesso ci dimentichiamo di poter esprimere sentimenti anche nella vita reale, e non solo attraverso un cuore digitato di sfuggita su una foto. Noi che ci impegniamo tanto per avere milioni di seguaci, ma non altrettanto per avere qualcuno che ci guardi negli occhi, ci prenda per mano e ci sorrida. E se mai la luna dovesse esplodere, non avremmo paura di morire, ma solo di morire senza quel qualcuno. 

Matilde Ferraro 

Giulia Organtini, Liceo Caravillani

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