giugno 14, 2021

in MOSTRA dal 25.06.2021 al 04.07.2021

FIATI D’ARTISTA
Visioni dal Sottovuoto

in MOSTRA dal 25.06.2021 al 04.07.2021
Teatro India | Sala Oceano

Il tema dell’8^ edizione di Dominio Pubblico è SOTTOVUOTO e le opere di Arti Visive, ognuna con il proprio modo, fanno riferimento a questa strana condizione o da questa partono per indagare altri mondi possibili: società, ambiente, vanità, divinità, dolore, fantasia e allucinazioni. Queste le prospettive sulle quali abbiamo scelto di porre l’attenzione, espresse con diverse tecniche, colori e materiali. Fondamentale è dare rilievo ad artisti che stanno tentando di uscire dalla dimensione SOTTOVUOTO in cui si trova la nostra generazione, ognuno con la propria firma ed esprimendo il proprio “fiato d’artista”. 

L’ordine del mondo – Aurora Ghezzo  – Spinea
Selezione “BANDO Z”
Genere: pittura

Cinque opere che vogliono riflettere sulle strutture sociali che noi uomini costruiamo nel mondo al fine di ordinarlo e gestire le nostre vite. E’ necessario comprendere che siamo noi gli autori delle leggi e norme sociali e che quindi è possibile modificarle quando non funzionano. Le linee libere e casuali dello sfondo, realizzate con inchiostro, rappresentano il caos del mondo, mentre i pezzi di scotch verniciato, gli intagli nella carta, le forme geometriche, sempre inchiostrate, raffigurano i nostri illusori schemi che ci confortano e allo stesso tempo ci limitano. Le città che costruiamo, le convenzioni che scolpiamo nell’aria, i confini che tracciamo sono strutture provvisorie che pongono le basi su un universo che è naturalmente mutevole, mobile.

Fedeli al dolore – Leo – Roma
Selezione “BANDO Z”
Genere: pittura e scrittura
Pittura e scrittura: Eleonora Bernazza (in arte Leo)

“Si torna sempre dove si è stati bene”. Ora, all’alba dei suoi diciannove anni, Leo pensa di essere abbastanza disillusa per ammetterlo: è fedele al dolore. Prova un gusto perverso nell’indugiare nella sofferenza, nei pianti in metropolitana, nel sentire il sapore dell’ambiguità in bocca senza decidersi a mandarlo via con la saliva. Tuttavia sa, in modo estremamente lucido, che tutto ciò le fa male. Ed è lì, in quell’intercapedine fra la morbosità e la razionalità, che lei spalma colori e inchiostro. Dipingere, assieme allo scrivere, diventa il suo modo per rimanere in equilibrio senza rinunciare a quel gusto amaro sulla punta della lingua, un modo per essere fedeli al dolore senza cascarci dentro.

The Photo Hunters – Enrico Dedin – Treviso
Selezione “BANDO Z”
Genere: video arte 

Il senso di meraviglia generato dalla grandiosità dell’oceano Atlantico e dall’avvistamento di cetacei è sopraffatto dall’ossessione di scattare fotografie. Non si osserva più, si fotografa. Un’escursione al largo di Tenerife, esperienza potenzialmente contemplativa, spirituale e magica, diventa invece un’ansiosa caccia fotografica che rende evidente sia l’alienazione del turismo di massa sia l’incomunicabilità tra uomo contemporaneo e natura selvaggia. Gli stessi animali, da protagonisti nella mitologia e nella simbologia, diventano oggi mere immagini da consumare istantaneamente nel web. È sempre più facile connettersi alla rete, ma sempre più difficile connettersi al mondo che ci circonda.

Natura oppressa – Paola Cenati – Bergamo
Selezione “BANDO Z”
Genere: installazione

Natura oppressa è un progetto che vuole diventare una denuncia verso i comportamenti dell’uomo. Consiste in una montagna di truciolato in legno posta sopra dei sacchi in plastica che contengono lo stesso materiale. Il significato principale del truciolato nei sacchetti in plastica è la vita che viene imprigionata e vuole fuoriuscire, ma è comunque appesantita dalle catene che la intrappolano. Tutto è in relazione con l’umano, a cui sarà chiesto di camminare sull’argilla intorno al legno per rendersi conto del contatto primigenio con la natura. Verrà inoltre chiesto al visitatore di gettare dell’acqua sopra facendo marcire il legno, ovvero la vita: un’azione che solitamente svolge l’uomo attraverso l’inquinamento del mondo.

Allucinazioni da quarantena – Daniela Zottola – Maratea
Selezione “BANDO Z”
Genere: illustrazione

Questa serie di illustrazioni è stata realizzata durante il primo lockdown. Chiusi in casa, nella sospensione delle sfide quotidiane, noi ragazz* ci siamo trovati immersi nelle paure e nelle solite sensazioni di staticità, ma stavolta potenziate dalle strade vuote e dalle pareti ristrette. Le immagini evocano una volontà di evasione e di ricerca della propria identità attraverso l’immaginazione.

There is NO God – Zara Kiafar – Roma
Selezione “BANDO Z”
Genere: pittura

Le figure di tre donne si stagliano sulle tele mostrando il dolore, la malattia e le sofferenze che le donne subiscono da una società che le opprime. Presentate come nuovi idoli in sostituzione dei vecchi, perché dimostrano e rivelano la non esistenza di alcun Dio. 

Forse s’avess’io l’ale – Noemi Pittalà – Palermo
Selezione “BANDO Z”
Genere: fotografia

La luna è un’ottima interlocutrice, che ti ascolta da lontano e ti invita a farle compagnia sui suoi crateri. Forse s’avess’io l’ale è il verso leopardiano del “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” che ha ispirato l’immaginario viaggio dell’artista, nato dall’urgenza di evadere, a seguito di un periodo di isolamento domiciliare causato dal virus. Si può fuggire sulla luna? Che strumenti si possono costruire per raggiungerla?


 

Troviamo interessante, inoltre, creare un dialogo tra queste opere e quelle di alcuni artisti di diversa generazione: Krayon e Alessandra Carloni, già incontrati in occasione del progetto MA®T – Millennials Art Work e artisti/cover delle precedenti edizioni del Festival DPU25  e Ironmould, che quest’anno ha saputo rendere al meglio proprio questa dimensione Sottovuoto in cui siamo tutti immersi.

Ironmould – Milano

Genere: Abstract street art

Michele Fasano diventa Ironmould quando incontra i graffiti nel ‘97. Affascinato dal mondo della comunicazione visiva e da quello delle tecnologie, ha continuato a conoscere altre forme d’arte e ha deciso di approfondirle frequentando un corso di Media Art presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone. La sua poetica si incentra sui Littleworld, mondi che sono continuamente sotto i nostri occhi ma che non riusciamo a vedere. Un brulicare vivo di forme, linee e colori si intreccia generando figure umane o simili, esseri benevoli e talvolta mostruosi. A primo impatto sembrerà forse di vedere una composizione caotica ma, facendo più attenzione, una miriade di esseri nascosti comincerà a emergere da ciò che inizialmente sembrava una composizione puramente astratta. I Littleworld sono un punto di vista extra- ordinario con cui approcciarsi al visibile. 


Krayon – Roma

Genere: Pixel Art

Arcadio Pinto in arte Krayon è un pixel artist italiano nato a Melfi, con base a Roma. Dopo gli studi in disegno industriale e grafica sviluppa un linguaggio personale con cui si contraddistingue da anni. Il pixel è l’elemento base su cui costruisce le proprie opere con pazienza e precisione. Nei suoi lavori emerge lo schema progettuale e la gestione dell’immagine nella sua complessità. Da sempre è stato influenzato dalle arti classico-scientifiche, dal neoimpressionismo di Seurat all’optical art di Vasarely. Il suo stile è un mix tra digitale e manuale, reale e surreale, antico e moderno.


Alessandra Carloni – Roma

Genere: Street Art

Alessandra Carloni si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2008 e si laurea nel 2013 in Storia dell’arte contemporanea, presso l’Università “La Sapienza”. Dal 2009 inizia la sua attività come pittrice e artista, esponendo in personali e collettive in gallerie di Roma e in altre città italiane, vincendo diversi premi e concorsi. In parallelo inizia la sua attività anche come street artist, realizzando opere murali in diverse città e borghi italiani e all’estero, vincendo premi e riconoscimenti.Sin da piccola coltiva una forte passione per l’illustrazione e il fumetto, che la porteranno da grande a realizzare dipinti fantasiosi e onirici, attraverso uno stile che diverrà il suo marchio di fabbrica.