maggio 25, 2017

TEATRO

DOMINIO PUBBLICO_la città agli Under25
(30 maggio – 4 giugno) Teatro India

 

IT’S APP TO YOU – O DEL SOLIPSISMO

regia Leonardo Manzan

Martedì 30 maggio ore 20.00 | Sala B

Tu, Uomo-Profilo! Tu che pensi di poter scegliere in autonomia se venire o meno a teatro. Ti sei mai chiesto chi prende le decisioni per te? Qual è l’algoritmo che controlla ogni tua azione, ogni tuo pensiero? Quando affermi “io sono libero” questa cazzata chi l’ha detta al posto tuo? Quella era davvero la tua voce? It’s App to You è il primo videogioco a Teatro! Una realtà virtuale immersiva a 360°! 

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LA RIVOLUZIONE È FACILE SE SAI COME FARLA

Uno spettacolo di Kepler-452 e Lo Stato Sociale

Martedì 30 maggio ore 21.15 | Arena esterna | EXTRA

È possibile oggi, qui, per noi, immaginare una rivoluzione? Se sì, quale? Si tratta del moto di un corpo intorno al suo centro di gravitazione o della sovversione violenta dei rapporti di forza? Fino a che punto è disposta a spingersi una generazione che non entra in scena, per entrarci? È necessariamente infelice la vita, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico? Due venti/trenta, con il loro carico di speranza, birrette, frustrazione, cercano di cambiare radicalmente la propria vita. In una piazza circondata da platani e tavolini del bar abbandonati, vediamo avvicinarsi la rivoluzione, quella vera. Un motore che, forse, è comune alle piccole rivoluzioni dei due protagonisti e a tutte le altre.

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S.P.E.M.

regia Giulia Trippetta e Cristina Pelliccia

Mercoledì 31 maggio ore 19.30 | Sala A

Donna! Stanca di vivere in un mondo che non ti appartiene? E tu, esemplare maschile, sei stanco di essere una femmina mancata? S.P.E.M. è la Soluzione. S.P.E.M. per un mondo più pulito! S.P.E.M. per la pace nel mondo!
Attraverso questa conferenza-show S.P.E.M., liberamente ispirato a “SCUM MANIFESTO” di Valerie Solanas, vi mostrerà che una vita migliore è possibile e a quel punto non resterà che arruolarsi a S.P.E.M.!

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FRATELLI 

di Pier Lorenzo Pisano

Giovedì 1 giugno ore 21.15 | Sala B

Due fratelli si raccontano attraverso monologhi e dialoghi che esplorano l’ironia, la leggerezza e l’incomprensione. Le parole tracciano i contorni della vita passata e futura e si sovrappongono per ricostruire la loro relazione, il rapporto con il mondo esterno e con la madre. Il modo più veloce per creare un legame emotivo è condividere un’esperienza forte. Dalle montagne russe ad un incidente stradale, va bene tutto; ogni piccola cosa produce i fili invisibili che attorcigliano le persone che si vogliono bene. In famiglia si possono condividere la stanza, i vestiti, la scuola, la sabbia sotto le scarpe nelle gite al mare e i genitori. Insomma, ci sono tutte le basi per creare un legame profondissimo. Nonostante questo, si vuole meno bene alle persone che si amano. Non perché quel sentimento sia dato per scontato, al contrario, più intenso è il legame, più va messo alla prova, stressato da continui test, in attesa del giorno in cui, rassicurati su quell’amore bombardato e bucherellato, saremo finalmente pronti a dimostrare il nostro. E, spesso, quel giorno è troppo tardi.

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IRENE MADRE

di Jacopo Neri

Venerdì 2 giugno ore 18.00 | Sala B

Un uomo e una donna sono soli in un luogo buio e immobile: sono due gemelli nel ventre materno in attesa di nascere. Lei è attenta a tutto quello che avviene all’esterno, Lui no: non ascolta niente e nessuno che non sia la sorella. Così i mesi passano tra le domande di Lui, le risposte di Lei incontro a un male oscuro, che li attende alle porte della vita.

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FALLISCI FACILE 

di Alessia Giovanna Matrisciano

Venerdì 2 giugno ore 19.00  | Sala A

Un uomo e una donna. E un’altra donna. Non si toccano, non si ascoltano, non si piacciono. C’è una ragazza nicotinomane che vorrebbe trasformarsi in una dea del fitness; c’è un ragazzo cicciottello con una dipendenza dagli zuccheri trasformati e dal potere sulle donne; c’è una mina vagante con il pancione che non sa se vuole più essere mamma o mandare a quel paese la propria, di mamma. Potete immaginare una forma d’amore tra questi soggetti?

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P. BUTTERFLIES

Nogu Teatro 

Venerdì 2 giugno ore 20.15 | Sala B

P. Butterflies è una partita di scacchi giunta ormai alla fine. Uno spettacolo in bianco e nero. Unici sopravvissuti il re nero e la regina bianca. Un rapporto fatto di contrasti di odio e amore, di malattia e vita, di realtà e speranza. Due ragazzi che abitano un luogo surreale a tratti macabro. Lui sta per morire e si rifugia tra i numeri. Lei cerca di farsi scudo con l’amore. Lui sarà cenere ma lei sarà eterna. Una farfalla mummificata, messa sotto teca. Eternamente bella, eternamente integra.

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AUDIZIONE 

di Francesco Toto

Sabato 3 giugno ore 18.00 | Sala B

In uno squallido scantinato si sta svolgendo un’audizione per un misterioso incarico che può fruttare, in una sola sera, centomila euro. Tra i due candidati, Sarah e Miguel, solo il più motivato – o il più disperato? – riuscirà a conquistare il posto e a dimostrare all’esaminatore, il Signor T., di essere in grado di superare ogni senso di colpa.

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ROMEOeGIULIO 

Bologninicosta

Sabato 3 giugno ore 20.00 | Sala A

ROMEOeGIULIO è un terreno ostile in cui convivono intemperanza politica e ostinazione teatrale. È un’architettura indecente, un ordigno scenico osceno, furibondo e compatto, che prende posizione netta all’interno del dibattito pubblico sull’omofobia. ROMEOeGIULIO è uno studio sull’omofobia e sull’amore contrastato. Uno scandaloso viaggio teatrale che indaga il bisogno di amare ed essere amati. Attraverso una satira spietata che disintegra autorità politiche e religiose e si scaglia contro la “Normale” famiglia italiana, ROMEOeGIULIO esegue una meticolosa e insostenibile autopsia del conflitto identitario, sessuale, di appartenenza civile. ROMEOeGIULIO non è soltanto uno studio sull’omofobia. È prima di tutto un testo sulla questione di genere in quanto tale. Vincitore dei premi Miglior Regia e Miglior Spettacolo al Festival Internazionale di Skopje (Macedonia), è uno spettacolo che riflette in maniera critica sul senso dell’amore nell’epoca contemporanea, sulla difficoltà di amarsi e di amare.

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QUESTA È CASA MIA 

di Alessandro Blasioli

Sabato 3 giugno ore 21.15 | Sala B

Questa è casa mia: è il racconto della sventurata storia vissuta da una famiglia aquilana, i Solfanelli, in seguito al terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo il 6 Aprile 2009; è la storia di un’amicizia, quella tra Paolo, figlio unico della famiglia Solfanelli, e il suo inseparabile compagno Marco, travolta anch’essa dalla potenza della natura e dall’iniquità dell’uomo.

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BANCHI

a cura di Mauro Santopietro 
grazie alla collaborazione con il progetto MigrArti

Domenica 4 giugno ore 16.00 | Sala B

Il progetto “Banchi” si sviluppa in cinque mesi e ha come cuore un laboratorio creativo che, partendo dal testo di Nigel Williams, Class Enemy, approda alla riscrittura di una versione nuova e adattata e all’allestimento dello spettacolo per il festival. All’interno del laboratorio creativo cui hanno preso parte migranti di seconda e terza generazione di diverse provenienze, condotto da Mauro Santopietro e monitorato da Cristiana Russo e Ejaz Ahmad, i partecipanti hanno seguito differenti mansioni: attori, assistenti alla regia, collaboratori di scenografi e costumisti e assistenti di light designer. Un viaggio all’interno della dimensione produttiva e creativa teatrale complementato da un percorso di visione coordinato dallo staff di E45, che ha curato l’intero progetto, e da Mauro Santopietro.

INGRESSO GRATUITO

 

REPARTO AMLETO 

L’uomo di fumo

Domenica 4 giugno ore 18.00 | Sala A

Ultim’ora. Amleto, principe di Danimarca: per lo meno è così che il giovane si è presentato, al suo arrivo in pronto soccorso quando, in preda ad un attacco isterico, vaneggiava sostenendo di aver visto il fantasma del padre. Ciò ha provocato non pochi disordini all’interno della struttura dove un importante equipe di esperti sta lavorando in queste ore per riportare la calma. Dopo una pesante dose di antidepressivi la situazione è stata normalizzata. “The Tragedy of Hamlet” è forse l’opera più rappresentata, rivista e interpretata della storia. Lo è a tal punto da scoraggiare chiunque nella sua messa in scena. E’ proprio da questa riflessione che parte l’idea del testo. Se il personaggio di Amleto fosse stato svuotato dalle infinite rappresentazioni e fosse sprofondato in una pesante depressione? Se fosse in una crisi continua, sottoposto a diverse interpretazioni degli innumerevoli registi fino a non capire più chi sia realmente e quali sono i suoi obiettivi? Non risulterebbe forse più umano e vicino a noi? Questo è l’esperimento del testo: partire da un paradosso teatrale per raccontare il personaggio di Shakespeare. Un Amleto talmente sfinito da farsi internare. Cos’è Amleto se non un ragazzino troppo piccolo per essere re, abbastanza grande da piangere la morte di un padre e con un compito più grande di lui da portare a termine? Il colossale, epico e inarrivabile mostro sacro del teatro, nella pièce viene presentato come un adolescente in preda ad infinite paure, debolezze che non si sente pronto per affrontare una sfida da uomo.

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CATERINA

di Gabriele Cicirello e Manuel Mannino

Domenica 4 giugno ore 20.00 | Sala A

“Caterina” è un testo teatrale scritto da Gabriele Cicirello e Manuel Mannino che nasce dallo spunto creativo di Paride Cicirello, attore diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Caterina è la storia di un uomo che racconta un impedimento artistico e allo stesso tempo di vita causati dalla folle gelosia nei confronti di una donna di nome Caterina, rappresentata scenicamente tramite un’ombra. Caterina è quel muro invalicabile che il protagonista trova davanti a sé ogni qual volta cerchi di sfuggire al suo amore per lei.

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THE WASTE LAND

Esercitazioni Invisibili

Domenica 4 giugno ore 21.00 | Sala B

Anteprima

L’idea di partenza – di questa compagnia in nuce – è quella di coniugare tre differenti percorsi e specifiche artistiche in un unico prodotto teatrale che le comprenda e le valorizzi insieme. Per questo, provando a tracciare le linee guida di una poetica tutta in divenire, l’obiettivo è quello di fondere sulla scena i linguaggi differenti del teatro, della performance e del cinema, cercando una coincidenza con la lingua e le esigenze del presente.

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