#YOUNGBOARD – oltre #TdRonline: Curiosando dentro Metamorfosi Cabaret

Le porte del Teatro Argentina si spalancano per i giovani troopers alle ore 15:00 di lunedì 14 dicembre… Ed eccoci subito catapultati sul palco del teatro nel bel mezzo  delle prove di Metamorfosi cabaret, il nuovo progetto in streaming del Teatro di Roma, con la partecipazione di diversi artisti e ospiti  e con lo scopo, come riportato nella pagina Instagram del teatro, di «restituire le tante sfumature che in questi mesi stanno trasformando la nostra realtà: la crisi, la nuova povertà, ma anche il mutualismo, lo slancio creativo, la capacità di immaginare ancora il futuro».

Appena arrivati non abbiamo perso un singolo istante ed abbiamo subito cominciato la nostra missione: documentare tutto il processo creativo e realizzativo delle prime due puntate del Cabaret, già andate in onda nelle giornate di mercoledì 23 e domenica 27 dicembre ma ancora disponibili nel canale Youtube del teatro, effettuando le riprese delle prove, intervistando chiunque fosse disponibile, addentrandoci persino nei luoghi più angusti e proibiti del tempio romano del Teatro, pronti a rispondere della nostra sfacciata audacia!

Obiettivo principale era quello di strappare dalle grinfie del caro Giorgio Barberio Corsetti, ideatore del progetto e tutto preso dalle prove, tutti i diversi artisti coinvolti, per poter curiosare e sapere di più sul loro lavoro.

La nostra prima preda è stata Alessandra Arcangeli, una giovane cantante e attrice, super emozionata per la sua prima esperienza all’Argentina. Il suo contributo nella prima puntata è stata una canzone da lei scritta durante la quarantena, dal titolo Caminando. Nata da un disegno, è stata per lei uno sfogo per tirarsi su durante un periodo così difficile e buio. Un bellissimo brano, e ve lo garantiamo noi troopers, che non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di chiederle di eseguirne un piccolo pezzettino dal vivo! Se non vi fidate, guardate qua!

La reazione di Francesca Astrei alle nostre domande

Dopo Alessandra è arrivato il turno di Giulia Trippetta, attrice del cast di La metamorfosi, lo spettacolo di Corsetti non andato in scena per la seconda chiusura dei teatri (ecco qui l’intervista che nei primi giorni dello scorso novembre abbiamo avuto il piacere di fare allo stesso Corsetti sullo spettacolo), nonché coordinatrice del progetto, e Francesca Astrei, anche lei attrice, che ci hanno spiegato un po’ da dove nasce l’idea di questo atipico cabaret a distanza: ridare vita ad un luogo come il teatro, purtroppo chiuso in questo periodo, riuscendo a reinventarne gli spazi, dando a questi vita e forma nuove.

Fabio Piperno mentre ci spiega come scassinare un teatro

Ritorna sulla questione anche Fabio Piperno, giovane membro del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli, che ci racconta come il teatro sia diventato per lui e i suoi compagni di laboratorio un vero e proprio condominio, un luogo in cui, ancora una volta, trovare rifugio e stare nonostante tutto in comunità. I ragazzi del Gabrielli, infatti, interpretano un gruppo di persone alla ricerca di un riparo, e così, scambiando il teatro per un albergo, sfondano le porte dell’Argentina andando ad occupare i palchetti come fossero delle vere e proprie stanze in cui alloggiare, con balcone vista platea e palcoscenico!

Pieni di curiosità e vogliosi di trovare anche noi un alloggio così confortevole, potevamo farci sfuggire l’opportunità di lasciarci condurre nelle loro abitazioni?! Certo che no: siamo anche noi diventati, seppur per un istante, inquilini del “condominio Argentina”.

Dopo esserci silenziosamente intrufolati nei palchetti abitati del teatro, siamo tornati all’attacco riprendendo le interviste, e stavolta ci siamo confrontati con Giovanni Prosperi, anche lui nel cast di La Metamorfosi, che nella prima puntata ha portato in scena il monologo Descrizione di un quadro del drammaturgo tedesco Heiner Muller, e Ivan Talarico –  già importunato nella precedente missione a Villa Torlonia, non ne potrà più di noi…- che insieme a Luca Nostro ha composto le musiche delle varie puntate, e che ha dato inizio alla seconda di queste con una canzone dedicata a Roma ed alle sue peculiarità, profonda e leggera al tempo stesso.

Giovanni Prosperi con uno sfavillante outfit per le prove del suo monologo “Descrizione di un quadro”

L’ultima intervista prima dello “scontro finale” con Corsetti l’abbiamo fatta al comico Claudio Morici, anche lui già incontrato a Villa Torlonia, che per Metamorfosi Cabaret ha eseguito un monologo molto particolare dal titolo Gentrificazione, che racconta di come piano piano i romani si siano allontanati dal centro della città fino ad arrivare ad abitare in periferia o, addirittura, fuori Roma.

Qualcuno di noi cominciava a manifestare i primi segni di cedimento, ma non eravamo ancora disposti ad andarcene via: bisognava ancora intervistare il sommo Corsetti, che ad un certo punto decide finalmente di allontanarsi dalla propria creatura in via di metamorfosi e concederci un momento di dialogo e confronto.

Con lui c’è anche Roberto Gandini, regista del Laboratorio Piero Gabrielli, anche lui ideatore del progetto. Ci raccontano come la volontà di fare questo esperimento nasca proprio dalla voglia di riempire i palchi ormai tristemente vuoti. Si è così deciso di creare qualcosa di totalmente nuovo, di raccontare la città in cui ci troviamo e quello che le sta accadendo, le storie che la compongono, l’attesa che ci sta tutti trasformando.

Così, alla luce di questa (ri)scoperta, anche il teatro muta, il palco invade la platea, i palchetti diventano delle case per chi ha bisogno di essere accolto e il teatro riacquista la sua funzione comunitaria. Con questo nuovo format si vuole provare a riportare nelle case il teatro come antidoto contro la disperazione propria di questo periodo.

Che dire?! Buona visione a tutti voi, o meglio, a tutti noi amanti del teatro, con Metamorfosi Cabaret!
E prima che vada in onda la terza puntata nella giornata di domenica 3 gennaio, non perdetevi il nostro secondo articolo ad essa dedicato! Ecco il link: http://bit.ly/MetamorofosiCabaretTerzaPuntata

Rocco Prudente