Dominio Pubblico_La Città agli Under 25: un inizio più sottosopra che mai!

Articolo di Simone Amoruso e Claudia Raboni

La prima parte dell’ottava edizione Sottovuoto del Festival Dominio Pubblico – La città agli Under 25 è trascorsa e siamo già proiettati verso la prossima. Le difficoltà non sono mancate ma la direzione artistica Under 25 non ha mai perso la grinta e ha continuato a lottare per preservare il proprio lavoro e quello degli artisti in programma. La scelta del claim di questa edizione nasce dai diversi ragionamenti sviluppati sulla difficile condizione in cui si trova la nostra generazione, tuttavia mai ci saremmo aspettati di dover gestire, a pochi giorni dall’inizio del Festival, una situazione così complicata. Ci siamo sentiti ancora più sottovuoto di quanto ci aspettassimo, essendoci ritrovati senza lo spazio che da anni ospita il nostro Festival: il Teatro India, dove è ancora in corso lo sciopero del comparto tecnico del Teatro di Roma facente capo al sindacato Libersind Confsal.
Lo Spazio Rossellini ─ Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio ci ha così accolti permettendoci di portare in scena quasi tutti gli spettacoli in programma (dispiace solo aver perso l’occasione di conoscere Carla Andolina e di assistere alla sua performance Else_or the january blues, che non è stato possibile riprogrammare ma della quale ー da inguaribili testardi ー  abbiamo allestito una videoproiezione nella mostra di arti visive). Il clima è rimasto vivo e caloroso, come hanno dimostrato le prime tre giornate del festival inaugurate dalle voci di Clara Lolletti, Cecilia Parazzoli e Francesca Zetto che, a nome della direzione artistica under 25, hanno letto la Lettera da una generazione Sottovuoto, scritta per dare voce alla Generazione Z, nata «sotto la cattiva stella dell’incertezza e dello spaesamento» ma pronta a lottare per tornare a respirare. Subito dopo e con la stessa carica, si è messo in moto il nostro Festival!

Ph. Roberta Ungaro

Il primo appuntamento ci ha resi partecipi di un brillante incontro/scontro tra due attrici di diversa generazione: Claudia Marsicano e Francesca Benedetti. Si tratta di Match – confronto/spettacolo tra attori, generazioni e poetiche, un progetto di Gli Scarti/Teatro degli Impavidi di La Spezia condotto da Graziano Graziani, che ricalca e rende omaggio all’omonimo show televisivo condotto da Alberto Arbasino alla fine degli anni ‘70. Si è parlato di temi importanti quali il ruolo del teatro contemporaneo o l’uso della parola e del corpo femminile in scena. Entrambe hanno dimostrato di sapersi esporre ma anche di saper ascoltare e rispondere alle perplessità dell’altra. Ciò che è emerso in maniera particolare è che alle nuove generazioni è stato lasciato poco spazio per emergere e crescere, e che ora sentono l’esigenza di essere tutelate e aiutate da chi le ha precedute. Il clima di “tensione” è stato inoltre amplificato dalla divisione per età del pubblico stesso ー i giovani a sinistra, i “meno giovani” a destra ー che è stato decisamente vivo e attivo durante lo scontro. Il prossimo appuntamento con Match è previsto per sabato 3 luglio alle ore 19:00 e vedrà protagonisti Nicola Borghesi ー direttore e regista della compagnia Kepler 452 ー e il maestro Gabriele Lavia

Ph. Roberta Ungaro

Molti altri sono stati gli eventi di questo scoppiettante inizio, tra danza, musica, teatro e circo. Lo spettacolo teatrale Peregrinationes del Collettivo Museco ci ha catapultati nel Purgatorio dantesco, tingendo di sanguigno il palco dello Spazio Rossellini. Abbiamo assistito alla redenzione dei tre protagonisti ー interpretati da Sara Setti, Radu Murarasu e Giulia Cosolo ー che hanno imparato a superare i propri errori e perdonarsi sulle note di Cara di Lucio Dalla.

 

 

 

Ph. Roberta Ungaro

Ci siamo poi preparati  ad accogliere lo spettacolo Storie della buonanotte per bambine ribelli, con Margherita Vicario e l’Orchestra Multietnica di Arezzo, un progetto di Argot Produzioni diretto da Francesco Frangipane. Grazie alle storie delle fantastiche donne raccontate dalla celebre cantante romana, l’orchestra ha trasportato adulti e bambini in ogni luogo del mondo, facendo scoprire melodie e danze di diverse culture.

 

 

 

 

Non è stata certo l’unica occasione di fare luce sul tema della multiculturalità. Nel pomeriggio di domenica 27 giugno abbiamo infatti avuto la possibilità di conoscere Alessandra Ferraro, direttrice artistica del festival Attraversamenti Multipli, e Luca Lòtano della RE.M Redazione Meticcia, curatore del progetto Spettatori migranti/ Attori sociali, accompagnato da Julio, ragazzo cubano arrivato tre anni fa a Roma, che molto ci ha fatto riflettere sulle problematiche legate alla fruizione degli spettacoli teatrali da parte di spettatori stranieri. All’incontro ha assistito anche buona parte della direzione artistica Under 25 del festival Up to You di Bergamo, venutaci a trovare in occasione del Festival. Tutti  Insieme abbiamo parlato di come riuscire a rendere il teatro uno strumento di unione e partecipazione collettiva. 

Anche lo spettacolo All you can Hitler di Giorgio BR Franchi con la Compagnia Peso Piuma ci ha fatto scoprire lande sconosciute: il Kiribati, isola sperduta nel Pacifico che rischia di essere la prima vera vittima del riscaldamento globale. Il “politicamente scorretto” qui regna sovrano, e nessuno è riuscito a trattenere le risate anche per le battute più irriverenti!
Improvvisamente eccoci tornati a Roma, in un appartamento di Centocelle dove abitano i protagonisti di Prossima Puntata Massimo, Vittoria e Diana ー interpretati da Gabriele Planamente, Deborah Pozzo e Valeria Wandja ー alle prese con i propri vuoti esistenziali e con la paura di mostrarsi per ciò che si è. Uno spiraglio di umanità e di speranza ci viene mostrato attraverso la narrazione della quotidianità dei personaggi e allora eccoci, a fine spettacolo, sorridere spensierati sulle note degli ABBA. 

Nel frattempo, nel cortile esterno dell’Istituto Cine-tv Roberto Rossellini c’era un altro palco, per altrettanti spettacoli. Il primo ad animarlo è stato La 8ème Balle, spettacolo di circo contemporaneo della compagnia Zenzero e Cannella – ZeC. Più di cento persone hanno assistito al debutto romano di questo show: tre artisti presi alla sprovvista si ritrovano improvvisamente su un palco, ed è subito festa! Un susseguirsi di acrobazie che lasciano tutti col fiato sospeso si alternano a momenti di estrema tenerezza, accompagnando delicatamente il pubblico nel turbinio di emozioni che animano le diverse scene.

Ph. Roberta Ungaro

 

Ph. Roberta Ungaro

Ѐ stato bello per noi accorgerci che gli artisti si sono sentiti accolti dal nostro festival, una rarità decisamente non scontata secondo Noemi Della Vecchia e Matteo Vignali di Vidavè Crafts  ー creatori e protagonisti di Another with you  ー che ci hanno confidato di avvertire moltissimo come noi la condizione sottovuoto dalla quale siamo partiti per questa edizione. La loro performance è stata un susseguirsi di incontri e scontri tra i due corpi in scena, come a voler mostrare la forza delle dinamiche che si creano nelle coppie di innamorati.

Ph. Giacomo De Angelis_Laperla Art – Monoscopio

 

Ma i Vidavè non sono stati gli unici a danzare sul suolo “rosselliniano”: direttamente da Londra è arrivata Iole La Sala con il suo It’s just a trick, selezionato dalla direzione artistica grazie alla segnalazione del Premio Twain_Direzioni Altre. Un assolo dislocato per metà sul palco e per metà nel cortile della scuola, un viaggio tra ricordi ed esperienze altrui, un’esplorazione delle potenzialità espressive del corpo che si fa memoria. 

 

 

 

Ph. Roberta Ungaro

La sera è stata infine affidata ai musicisti, tra i quali non poteva mancare Alessandra Arcangeli ー in arte Hallyx ー con il suo concerto “So’ viva! So’ viva!”, che ci ha regalato dei minuti di autentica spensieratezza. È stata poi la volta dei Conversessions, quattro ragazzi che “voglion fare jazz”, o meglio sperimentare con il jazz: i due bis richiesti dalla platea hanno dimostrato che stanno andando nella giusta direzione. Ogni sera, alla fine del concerto, l’intera direzione artistica si è dovuta dar da fare per rimettere tutto a posto, per preparare lo spazio alla giornata successiva: è stato faticoso e continuerà a esserlo anche in questi prossimi giorni ーda venerdì 2 a domenica 4 luglioー  ma si tratta di una stanchezza che non ci dispiace affatto sentire. Dopo un anno di immobilità, la direzione artistica Under 25 si è rimboccata le maniche e ora, fieri di quanto già fatto, siamo pronti per tutto il resto.