MA®T 2021: tra storia e modernità, aprire gli occhi – Il Liceo Socrate racconta

« MART mi ha aperto gli occhi sul quartiere in cui vivo, Montagnola, del quale però non conoscevo affatto la storia.» (Ginevra Giordana)

«Mi ha fatto vedere sotto una luce diversa un quartiere molto vicino a dove abito e sono cresciuta» (Beatrice Buscemi)

«Ho (ri)scoperto un quartiere di cui non sapevo decisamente nulla. Ora che ne ho conosciuto la storia attraverso quei meravigliosi murales, ho capito che non bisogna mai dare per scontato il posto in cui viviamo, dobbiamo invece cercare di scoprirlo sempre più a fondo e di apprezzarne anche le piccole cose» (Angelica Russo)

«MART mi ha aperto gli occhi su un mondo fino ad ora inesplorato e probabilmente sottovalutato:  quello della street art.» (Camilla Di Massa)

APRIRE GLI OCCHI


Osservare un quartiere che a poco a poco si colora, (ri)scoprire una nuova forma d’arte, ritrovarsi parte di una comunità. Questa l’esperienza collettiva che la V edizione di MA®T – Millennials A(r)t Work 2021 ci ha permesso di vivere.

A cavallo fra i mesi di ottobre e novembre, insieme agli studenti del Cine Tv Roberto Rossellini, coinvolti nelle riprese in giro per il quartiere, e della VB del  Liceo Classico Statale Socrate, a stretto contatto con i più piccoli dell’Istituto Comprensivo Poggiali Spizzichino (plessi Di Giacomo – Leonori – Berto), abbiamo tutti insieme aperto gli occhi sul quartiere della Montagnola.

Un quartiere ricco di storia, dove nel 10 settembre del 1943 53 soldati italiani insieme a 11 civili caddero sotto l’avanzata delle truppe nazifasciste. Le tre nuove opere dedicate alla Resistenza del ‘43 e realizzate dagli artisti Paolo Colasanti in arte Gojo, il duo NAF / MK e Daniele Tozzi sui muri del Poggiali Spizzichino – già popolato lo scorso maggio da ben 15 street artists tutti contemporaneamente a lavoro nella scuola (clicca qui se vuoi  ricordare insieme a noi) – ci hanno insegnato che conservare la memoria storica di un quartiere significa conservarne l’identità. L’abbiamo fatto attraverso la street art, perché non c’è tradizione che non conosca innovazione, e viceversa. In queste ultime settimane abbiamo cercato di farlo capire a tutti gli abitanti del quartiere che incuriositi si fermavano a guardare a lavori ancora in corso, o che durante le visite guidate Anima Urbis di OPEN MART 2021, dal 5 al 7 novembre, si aggiungevano pian piano al gruppo sempre più nutrito di curiosi, per vedere le opere terminate.

A raccontare il progetto alle classi elementari dell’Istituto Poggiali Spizzichino, ci hanno pensato i ragazzi e le ragazze del Liceo Socrate.

“Abbiamo fatto scoprire anche ai più piccoli la forza espressiva di un mezzo come quello della street art, capace di farsi tramite di valori e messaggi veramente importanti e allo stesso tempo conferire maggiore valore simbolico alle aree del quartiere, rendendole un bene per tutti i suoi abitanti” (Gabriele Coseddu)

 

 

 

È in questo modo che i piccoli studenti della Montagnola hanno  capito chi è stato Quirino Roscioni, eroico fornaio della Montagnola fra i civili che presero parte alla Resistenza, a cui è dedicata l’opera Il pane quotidiano del duo NAF / MK, sul muro del plesso Leonori.
– Ma quello è Superman! – hanno esclamato molti di loro vedendo l’opera conclusa: a modo loro avevano ragione.

 

 

 

È così che gli studenti del plesso Berto hanno ormai imparato a canticchiare insieme la canzone “Oltre il ponte”, tratta da una poesia del ‘59 di Italo Calvino a cui si è ispirato Daniele Tozzi per la sua opera Raccontami, mentre al plesso Di Giacomo ora conoscono i simboli delle 12 tribù d’Israele, rappresentati da Gojo all’ingresso della scuola nell’opera Perché tu sei con me.

“Semplici muri che diventano capaci di raccontare storie passate e dimenticate, storie di una collettività di quartiere che ora è visibile a chiunque, dai più piccoli ai più grandi, e che possono emozionare ognuno in maniera diversa, ma che sicuramente lasciano una forte impronta nel cuore di chi li guarda.” (Matilde Urciuoli)

Negli ultimi giorni del progetto, i ragazzi del Socrate sono stati coinvolti anche nel laboratorio School of rap, condotto dal rapper Lucariello in collaborazione con Crisi Come Opportunità.

Anche il rap come la street art può rivelarsi un forte mezzo di comunicazione, con cui condividere valori e sentimenti che tutti abbiamo almeno una volta provato. Il laboratorio, che ha portato alla restituzione finale di domenica 7 novembre al Cine Tv Roberto Rossellini, ha visto gli studenti prendere parte al processo di scrittura del pezzo, che si è rivelato pieno di stimoli.

«Ci siamo sentiti parte di un sistema creativo molto stimolante. All’inizio abbiamo buttato giù qualche idea, qualcosa che ci veniva dal cuore, e man mano i nostri pensieri sparsi si sono coniugati in un pezzo rap unico e incredibile. Abbiamo voluto parlare del primo periodo di quarantena da tutti noi vissuto la scorsa primavera 2020: ci siamo passati tutti ed ha lasciato un  segno indelebile su ognuno di noi. Pur non avendo nessuna esperienza pregressa nel campo della scrittura musicale, grazie a Lucariello abbiamo portato a termine il lavoro, e poter sentire, magari canticchiare noi stessi, quello che fino a pochi giorni prima era solo un pensiero… ci ha soddisfatti ed emozionati». (Sofia Peri)

_____

“Grazie a questa esperienza abbiamo constatato che è possibile trovare la strada più adatta per sé: in una società che spesso rimane indifferente, abbiamo capito che è possibile trasformare le proprie passioni in lavoro. Grazie!”
I ragazzi della VB