Mirabilia: Cuneo assediata dallo stupore

La meraviglia inizia il 31 Agosto 2022 quando, arrivata da poche ore a Cuneo, mi ritrovo a passeggiare per i portici di una città che mai avrei considerato tra le mete possibili di un viaggio, seguendo il percorso di tre donne canterine sorrette da colorate gonne giganti, cupole alte tre o quattro metri. Così si apre Mirabilia, con la parata delle Poupées di Transe Express, che rende noto a tutti i cuneesi che il festival delle arti di strada, appuntamento fisso da sedici anni, è iniziato.

Parlando con gli abitanti della cittadina piemontese vengo a scoprire – non ne avevo idea – che le parate delle Poupées sono una tradizione in Francia e che le arti circensi sono molto praticate nella Savoia. E la piccola, splendida Cuneo durante il festival rivela tutta la sua natura di comune di confine ospitando tantissime compagnie francofone: per esempio ci sono gli Akoreacro con il loro tir infuocato e le loro dispute a colpi di acrobazie oppure il CirkVOST, tre misteriosi energumeni con il loro emozionante spettacolo sul potere e sull’esclusione che fonde la comicità e la riflessione, il tutto a quattro metri da terra.

Ma ovviamente non ci sono solo francesi a Mirabilia. A ogni talk è presente una traduttrice impegnatissima a riportare tutto ciò che si dice ora in italiano ora in inglese ad artisti che vengono da tutte le parti del Paese e da tutte le parti del mondo – ci sono perfino persone dalla Corea o dal Canada! In questo clima io e Francesca Leserri, delegazione di Dominio Pubblico a Mirabilia, partecipiamo il 2 Settembre al primo brunchmeeting della nostra vita insieme agli altri PRO, direttori e direttrici artistiche, organizzatori e organizzatrici, chi si occupa della comunicazione etc. Dopo aver loro spiegato chi siamo e cosa facciamo, dopo che hanno capito che non siamo ancora propriamente delle professioniste, alcuni tra loro, rivedendo forse in noi i se stessi di qualche anno fa, ci insegnano qualcosa di più su come funziona questo mondo dall’interno, su come imparare e in che occasione, e tutti ci augurano buona fortuna.

DpInTour 2022 a Mirabilia Festival

DpInTour 2022 a Mirabilia Festival

Il festival è un luogo di incontro ma soprattutto un’occasione per riempirsi gli occhi di immagini scintillanti e incredibili, veri e propri mirabilia. Lo stupore – mi sembra – è una delle caratteristiche distintive dell’arte circense. Non ci avevo mai pensato prima di andare a Cuneo, ma forse è proprio questo che distingue il circo e le arti di strada dal teatro: le sconvolgenti abilità fisiche di chi si esibisce che trascinano lo spettatore nell’emozione della performance o nella storia che si sta cercando di raccontare. Lo ammetto, prima di Mirabilia avevo assistito solo due volte a una performance circense nella mia vita e avevo un’idea del circo piena di pregiudizi, lo consideravo poco più che una forma di intrattenimento. E quanti di voi credono che i circhi siano quei tendoni a strisce bianche e rosse dove si torturano gli animali e che i pagliacci siano gli animatori delle feste per bambini? Io mai mi sarei aspettata di scoppiare a ridere davanti a uno spettacolo come M.I.M.E.S, comico e assurdo, certo, ma quasi metafisico, in cui tre mimi geniali si confrontano con la realtà materiale contrapposta a quella ipotizzata dai loro gesti sulla scena, oppure di riflettere sul femminismo e l’avanzata della tecnologia, come fa la Supercasalinga, o addirittura di intraprendere una visita guidata in un “moderno macello industriale” per scoprire le ragioni del veganismo in Abattoir Blues.

E proprio quest’ultimo, realizzato da Luigi Ciotta, ha vinto i Mirabilia Awards, il premio che ha visto me e Francesca nella giuria, come rappresentanti di Dominio Pubblico. I cinque spettacoli in gara vengono scelti ogni anno dalle magliette arancioni, ossia le volontarie e i volontari del festival. Sono loro, queste persone meravigliose e spesso perfino più giovani di noi o addirittura non ancora maggiorenni, la vera anima della manifestazione e proprio loro, con l’aiuto del direttore artistico Fabrizio Gavosto, nel 2020 hanno ideato il bando che ha dato vita ai Mirabilia Awards. È bello pensare che nella cittadina piemontese c’è una realtà che quindi è molto simile a Dominio Pubblico e che avvicina i giovanissimi alle arti performative, alla bellezza e alla sensibilità.

In giuria, oltre a noi, ci siamo ritrovate tanto veri professionisti e artisti  quanto semplici abitanti di Cuneo. Mirabilia è un festival in cui davvero la comunità cittadina è chiamata a partecipare in tutte le fasi e a ricoprire tutti i ruoli possibili. I cuneesi sono giovani volontari, giudici, spettatori ma anche tecnici e perfino parte degli spettacoli, come per esempio avviene in Moby Dick di Teatro dei Venti, che si apre con cittadini che trasportano con delle funi il gigantesco palco-nave-balena e con una processione di bambini in impermeabili gialli che introducono il capolavoro di Melville.

Moby Dick al Mirabilia Festival 2022

Moby Dick di Teatro dei Venti al Mirabilia Festival 2022

E se capiti a Cuneo nei giorni di Mirabilia – e lo consiglio, perché Cuneo va vista nella vita e questa occasione festosa è uno dei modi migliori per visitare la città – è letteralmente impossibile scappare dal festival, che finisce per avvolgere cuneesi e turisti. Fra le strade del paese ci sono ben dieci spazi scenici: teatri come il Toselli ma anche cortili, giardini, pompe di benzina, l’edificio della chiesa sconsacrata in cui ora c’è il Museo Civico, perfino un fiume! Questo è possibile anche perché molte delle performance sono pensate come site-specific, come per esempio Iperbosco, l’esibizione bucolica ambientata nel Parco Fluviale immaginata dal collettivo di danzatori di Cifra Danzateatro- la danza come vera arte di strada è una delle altre dimensioni importantissime del festival. E in una città così a misura di bicicletta non poteva mancare uno spettacolo itinerante su ruote, The champion and the mosquito, in un esilarante inglese maccheronico e incentrato sulla commovente storia di Fausto Coppi.

Insomma, se quando sono atterrata all’aeroporto di Cuneo non sapevo nemmeno perché ero finita in questa città, me ne sono andata di malavoglia e con un grande desiderio di ritornare l’anno prossimo e quelli a venire.

Cecilia Cerasaro – Redazione U25 di Dominio Pubblico